Nell'ambito degli appuntamenti digitali in vista di Slow Fish 2021 (1-4 luglio), evento biennale organizzato da Slow Food a Genova e in tutta Liguria, è in programma per lunedì 14 giugno il webinar "Biodiversità sommersa: una rete di connessioni" (ore 11.00).
Durante l'incontro si parlerà degli sforzi collettivi intrapresi per prendersi cura del mare, attraverso storie provenienti dalla rete Slow Fish, dalla Spagna al Giappone.
Lo stato di salute del mare e degli oceani condiziona fortemente la nostra vita sulla terraferma, ad esempio attraverso l'influsso che mari e oceani esercitano sul clima. Viceversa, anche i nostri comportamenti hanno profonde ricadute sulle risorse idriche del pianeta. Quando le attività umane danneggiano il delicato equilibrio della natura, infatti, il naturale ciclo dell'acqua può facilmente spezzarsi, con conseguenze anche sulla biodiversità sommersa.
Ad oggi sono circa 200.000 le specie individuate, tra pesci, molluschi, alghe, cetacei, coralli e plancton. Questo prezioso patrimonio è fortemente a rischio. Le cause? Secondo la FAO il 33% delle specie ittiche di interesse commerciale è sovrapescato o prossimo all’esaurimento e un altro 60% è ai limiti della sostenibilità. Alla pressione esercitata dalla pesca si aggiungono i cambiamenti climatici e, in generale, le alterazioni degli ecosistemi provocate dall'uomo. Non è solo una questione ambientale. Nel mondo, infatti, oltre 3 miliardi di persone dipendono dalla biodiversità del mare e delle aree costiere e le risorse marine, direttamente e indirettamente, forniscono lavoro a circa 200 milioni di persone.
Slow Fish 2021 è un evento organizzato da Slow Food, in collaborazione con Regione Liguria, e patrocinato da Ministero della Transizione Ecologica, Ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali e Comune di Genova.
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