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  • Giulia Falzone

California, perché brucia?

Aggiornamento: 27 nov 2020

Cosa sta succedendo in California?


Ormai da diversi giorni la California sta registrando temperature record e oltre 360 incendi sono divampati durante l’ondata straordinaria di calore iniziata il 14 agosto.


Un caldo senza precedenti, con temperature che hanno superato i 54°C nel parco nazionale della Death Valley, dove domenica scorsa il National Weather Service ha rilevato alle ore 15.41 una massima di 54.4°, la più calda del Pianeta dal 10 luglio 1913.


Le alte temperature, unite a bassa umidità e forti venti, stanno propagando le fiamme in tutto lo Stato, tanto che il Governatore Gavin Newsom ha dichiarato il 16 agosto lo Stato di Emergenza.


Migliaia le persone costrette ad evacuare dalla propria casa, migliaia i chilometri quadrati di boschi e terra bruciata, con case e infrastrutture danneggiate. In alcune zone mancano acqua e corrente, a causa dei blackout alla rete elettrica provocati dalle temperature estreme. Il fumo degli incendi sta inquinando l’aria, mettendo a dura prova il sistema respiratorio della popolazione e rendendolo più vulnerabile in caso di esposizione a virus: nella Bay Area intorno a San Francisco, ad esempio, l’indice che misura la qualità dell’aria ha superato il valore di 200, livello al quale ci possono essere gravi effetti sulla salute per chiunque sia esposto per 24 ore; per capirci, la scala arriva a 500, ma già sopra i 100 l’aria è considerata malsana.


Perché la California brucia?


Secondo il Dipartimento Forestale e Antincendio della California – CAL FIRE, negli ultimi anni la stagione degli incendi in California sta iniziando sempre prima e finendo sempre più tardi e il cambiamento climatico provocato dalle attività umane è considerato un fattore-chiave per capire questa tendenza. Anche solo facendo un confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso, ad oggi sono stati rilevati migliaia di incendi in più.


Temperature primaverili ed estive di anno in anno più alte e lo scioglimento anticipato della neve, infatti, fanno sì che la stagione secca sia molto più lunga e calda: questo rende molto più arida la vegetazione e facilita lo scoppio e la propagazione degli incendi naturali e dolosi.


Le fiamme degli ultimi giorni sembrano essere state innescate per lo più dai fulmini che si sono abbattuti sullo Stato californiano in occasione dell'ondata di calore: una categoria di eventi meteorologici estremi un tempo considerati eccezionali ma che, per effetto dei cambiamenti climatici, stanno diventando sempre più frequenti e intensi, in California e nel resto del mondo.


E nel resto del mondo come vanno le temperature?


A livello mondiale, dall’inizio di quest’anno, la temperatura media della superficie terrestre e oceanica è stata la seconda più alta negli ultimi 141 anni (14,85°C) e nel mese di luglio il ghiaccio artico si è ridotto ai minimi storici. In Europa, 11 dei 12 anni più caldi mai registrati sono stati tra il 2000 e il 2019, con ondate di calore che hanno causato la morte di 140.000 persone.



Foto: CAL FIRE - Statistiche

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