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  • Erica Stoppa

Effetto lockdown o osservatori poco attenti?

Poco dopo l’annuncio del lockdown generale ad inizio marzo 2020, che ha senza dubbio comportato una riduzione di traffico, rumore e presenza umana, sono state centinaia le segnalazioni di animali che indisturbati visitavano le aree urbane.


Fra gli episodi che hanno fatto più scalpore troviamo, per esempio, quello dei delfini nel porto di Pescara, dei cervi nei centri abitati giapponesi, o ancora della curiosa coppia formata da un cigno ed una nutria nel Naviglio Grande a Milano.


A tal proposito, in occasione dello scorso 22 aprile, Giornata Mondiale della Terra, il dirigente di ricerca dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale - ISPRA Fernando Spina ha dichiarato: “La comparsa degli animali in maniera così evidente ci dovrebbe far pensare che forse siamo stati noi a tenere gli animali in lockdown per decenni. Adesso che ci siamo ritirati nelle nostre abitazioni a causa dell’emergenza, gli animali hanno mostrato ciò che vorrebbero fare se noi lo permettessimo loro”.


Infatti, si deve pur sempre considerare che soprattutto le zone intorno ai centri urbani sarebbero parte del loro territorio, come troppo spesso viene dimenticato, e che pertanto l’avvistamento di animali come anatre, nutrie e scoiattoli non è così raro come si pensa.


Ma non solo: anche gli avvistamenti di delfini sono stati spessi catalogati come “normali” da parte di diverse associazioni di ricerca animale; basti pensare al fatto che i tursiopi vivono su fondali poco profondi e quindi non è insolito vederli vicino alle coste. Vero è, comunque, che la forte riduzione del traffico navale ha giovato alla loro presenza anche durante il giorno, il che ha permesso ai video amatoriali dei cetacei di continuare a destare curiosità fra la gente; cosa assolutamente positiva, soprattutto per incentivare una sensibilizzazione nei confronti di queste creature.


Il punto fondamentale da considerare perciò è che, a volte, anche il solo affacciarsi dalla finestra con uno sguardo meno distratto - che si stia guardando il mare o i palazzi di una metropoli - può regalare scenari che di solito non catturano l’attenzione di un osservatore poco attento.


Foto: @ANSA


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