Al via il progetto “Italia 2030” di Luiss Business School e Ministero dello Sviluppo Economico per lo sviluppo sostenibile e l’economia circolare. 13 webinar, a partire dal 20 ottobre, per supportare stakeholder economici e sociali nella comprensione dell’economia circolare e delle sue opportunità.
I webinar saranno l’occasione per presentare i risultati delle ricerche sul tema svolte in collaborazione con le principali aziende italiane.
Il progetto si inserisce nel solco delle attività avviate a novembre 2019 da Luiss Business School e MiSE, con la collaborazione di Cassa Depositi e Prestiti, Enel, Eni, Generali, Intesa Sanpaolo, Italgas, Leonardo, Poste Italiane, Snam e Terna. Attraverso 15 tavoli di lavoro le aziende si sono confrontate con alcune tra le principali università: Gran Sasso Science Institute, Politecnico di Bari, Politecnico di Milano, Politecnico di Torino, Università Bocconi, Università Cattolica, Università degli studi di Napoli Federico II, Università La Sapienza, Princeton University.
I tavoli di lavoro hanno approfondito applicazioni e innovazioni dell’economia circolare, in particolare nei settori automotive, aerospazio, agricoltura e alimentazione, energia e fonti rinnovabili, gestione dei rifiuti, finanza, chimica verde e costruzioni, ponendole in connessione con i dati sui cambiamenti socio demografici del Paese.
Ogni tavolo di lavoro ha prodotto un discussion paper divulgativo, con proposte di policy nell’ambito di riferimento. Da queste proposte partiranno i webinar, accessibili alla pagina del progetto Italia 2030.
“Serve un approccio sinergico per scrivere il futuro del Paese e in questo il ruolo delle università deve essere centrale - dichiara Paolo Boccardelli, direttore della Luiss Business School - Ricerca e competenze devono essere sviluppate nell’ottica di supportare i decisori politici e le aziende nella definizione delle strategie di crescita e innovazione, ancora di più oggi che le sfide sono globali e richiedono un impegno congiunto da parte del mondo del business e delle istituzioni”.
Comments