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  • Redazione

MoMA New York, nasce Istituto per l'architettura verde

Al Museo di Arte Moderna di New York nasce l’Istituto di Ricerca per studiare il rapporto tra ambiente costruito e naturale e promuovere la diffusione dell’architettura verde. L’obiettivo è sviluppare approcci creativi per progettare edifici, città, paesaggi e oggetti in ottica sostenibile e favorire il dibattito tra architetti, progettisti, decisori politici e pubblico in generale.


L’Istituto nasce in collaborazione con il noto architetto e designer argentino Emilio Ambasz, che tramite la sua fondazione LEAF ha donato 10 milioni di dollari al MoMA per finanziare il progetto.


“Ambasz è stato un precursore nel campo dell’architettura verde – dichiara Glenn D. Lowry, Direttore del MoMA - e da anni è in prima linea sulle questioni legate ad architettura ed ecologia”. Tra i suoi progetti più celebri ricordiamo il centro ACROS di Fukuoka in Giappone nel 1995, uno dei primi esempi di architettura ecologica al mondo.


L’Istituto di Ricerca avrà sede a Manhattan, nel Dipartimento di Architettura e Design del museo, ma proporrà moltissime iniziative digitali.


L’ecologia e la crisi climatica in corso sono le sfide più drammatiche del nostro tempo, non solo per l’architettura, ma per l’intera umanità - afferma Martino Stierli, curatore capo del Dipartimento - Con il nuovo Ambasz Institute, il MoMA sarà in una posizione unica per creare il dibattito e promuovere il necessario cambiamento nel campo della progettazione per un futuro più giusto ed ecologico.”


Prossimamente il MoMA organizzerà anche una grande mostra sull’architettura verde emergente.


Emilio Ambasz, precursore dell'architettura ecologica

Membro onorario dell’American Istitute of Architects e International Fellow del Royal Institute of British Architects, Ambasz ha anche un fortissimo legame con l’Italia. Nominato “Stella al Merito della Repubblica Italiana” nel 2014, ha partecipato a diverse Biennali di Architettura a Venezia e progettato, tra le altre cose, l’Ospedale di Mestre, riconosciuto come il primo “giardino della salute”, e il primo bosco verticale italiano per la sede ENI di Roma. Vincitore di 4 Compassi d’Oro per le sue invenzioni e per esser stato “precursore del rapporto tra edificio e verde, che ha concretizzato veri e propri manifesti vivi di una cultura per lo sviluppo sostenibile”. Tra le sue creazioni nel mondo del design ricordiamo “Vertebra”, la prima sedia ergonomica per ufficio, che fa parte della collezione del MoMA e del Metropolitan Museum of Art. “Ogni costruzione costituisce un’intrusione nel regno vegetale – dichiara Ambasz - ed è una sfida alla natura: dobbiamo progettare edifici così intrinsecamente legati al paesaggio circostante che è impossibile che si disimpegnino l'uno dall'altro”.

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