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Redazione

Sport, il riscaldamento globale quali ci toglierà?

Aggiornamento: 8 lug 2020

Delle 19 città in cui si sono svolti i Giochi Olimpici invernali, nel 2050 solo la metà sarà ancora in grado di ospitarli ed entro il 2080 scenderanno a 6. Ma anche calcio, tennis, atletica e golf saranno messi a dura prova dal riscaldamento globale.


Se il 2050 può sembrare lontano, pensiamo alle recenti manifestazioni sportive che sono state condizionate da eventi meteorologici estremi (come uragani, inondazioni, ondate di calore e incendi) legati al cambiamento climatico e all'aumento delle temperature globali.


A gennaio di quest'anno, durante l'Australian Open, le alte temperature e il fumo degli incendi divampati nello stato oceanico hanno causato il caos: crisi respiratorie e malori per tennisti e spettatori, ritiri, rinvii e polemiche. Il tifone Hagibis, che il 12 ottobre 2019 colpiva il Giappone con venti a 250 km all'ora e piogge torrenziali, ha fermato la Coppa del mondo di rugby e condizionato il Gp di Formula 1 che si svolgeva in quei giorni sul circuito di Suzuka. Per le Olimpiadi di Tokyo, in programma quest'estate e poi rinviate al 2021 a causa della pandemia, si era deciso di spostare la maratona e le gare di corsa più a nord, a Sapporo, per evitare gli oltre 40° previsti nella capitale.


L'impatto del riscaldamento globale sullo sport

In uno studio pubblicato pochi giorni fa dalla Rapid Transition Alliance, David Goldblatt - docente universitario, noto storico del calcio e giornalista sportivo inglese - mette in luce i rischi ai quali va incontro lo sport mondiale se non si affronterà velocemente il tema del climate change e del riscaldamento globale. Temperature più alte fanno sì che ci sia sempre meno neve: cade meno neve, meno frequentemente e quella che cade si scioglie più in fretta. Ciò significa che nei prossimi anni ci saranno sempre meno posti nel mondo adatti alla pratica degli sport invernali e allo svolgimento delle competizioni. Per quanto riguarda le altre discipline gli esempi citati dal report fanno riferimento al panorama sportivo inglese, ma sono comunque molto significativi. Entro il 2050 un quarto dei campi da calcio della Lega inglese saranno a rischio inondazione ad ogni stagione. Un terzo dei campi da golf su cui si disputa il British Open - uno dei più importanti tornei di golf al mondo - sarà danneggiato dall'innalzamento del livello del mare.


Il ruolo dello sport nella lotta al cambiamento climatico

Lo sport, minacciato dal cambiamento climatico, è anche in parte responsabile della situazione. Le emissioni di carbonio che, direttamente o indirettamente, vengono rilasciate nell'atmosfera dal settore sportivo sono significative. Ma lo sport, dall'essere parte del problema. può diventare parte della soluzione e, grazie alla sua trasversalità e influenza, svolgere un'azione trainante anche verso altri settori.


Per questo, con l'obiettivo di arrivare alla carbon neutrality dello sport entro il 2050, l'Organizzazione delle Nazioni Unite ha inserito lo sport nel suo piano di azione per il clima. A fine 2018 è stata lanciata la Sports for Climate Action Framework, un'iniziativa che punta a coinvolgere le organizzazioni sportive nella lotta al cambiamento climatico, chiedendo loro l'impegno a ridurre le proprie emissioni di carbonio e ad assumere un ruolo guida nella promozione di comportamenti più sostenibili. Ad oggi non sono ancora molte le organizzazioni aderenti, ma l'iniziativa è stata sottoscritta da soggetti importanti come il Comitato Olimpico Internazionale, FIFA e UEFA, e c'è una crescente attenzione verso il tema. Organizzazioni internazionali come Sport and Sustainability International hanno fatto della sostenibilità nello sport e attraverso lo sport la loro mission.

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