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Giulia Falzone

Clima, nuovo allarme su aumento temperatura nei prossimi 5 anni

L’Organizzazione meteorologica mondiale – OMM ha appena diffuso dati estremamente preoccupanti sulla temperatura media globale. Un nuovo campanello d’allarme rispetto al raggiungimento dell’obiettivo individuato dall'Accordo di Parigi: il contenimento dell’aumento della temperatura media in questo secolo al di sotto di 1,5°C rispetto ai livelli preindustriali, definiti come media 1850-1900.


Cosa succede se aumenta la temperatura? Solo per fare qualche esempio: ghiacciai che si sciolgono, innalzamento del livello dei mari, ondate di calore ed eventi meteorologici estremi più frequenti, con conseguenze su salute, ambiente, economia e disponibilità di cibo.


Secondo l’analisi dell’OMM, c’è circa il 40% di possibilità, infatti, che già uno dei prossimi cinque anni sia di 1,5°C più caldo rispetto ai livelli preindustriali e le probabilità aumentano col tempo, considerando che la possibilità di raggiungere temporaneamente +1,5°C è quasi raddoppiata rispetto alle previsioni dello scorso anno.


Non solo. Al 90% un anno, tra il 2021 e il 2025, sarà il più caldo mai registrato.


L’aumento della temperatura interesserà quasi tutte le regioni e vi sarà una maggior probabilità di cicloni tropicali nell’oceano Atlantico rispetto alla media del recente passato (1981-2010).


Secondo il rapporto dell’OMM sullo stato del clima globale, inoltre, il 2020 è stato uno dei tre anni più caldi mai registrati: la temperatura media globale è stata di 1,2°C al di sopra dei livelli preindustriali e si è osservato un peggioramento dei principali indicatori dei cambiamenti climatici, come innalzamento livello dei mari, scioglimento dei ghiacci marini e condizioni meteorologiche estreme.


L’allarme lanciato dall’OMM conferma la necessità di aumentare gli sforzi per ridurre le emissioni di gas a effetto serra, principali responsabili dell'aumento della temperatura. Gli impegni dei singoli Paesi in questa direzione, noti come Contributi Nazionali Determinati – NDC, sono attualmente molto al di sotto di quanto necessario per raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi. In questo senso, il G7 che si svolgerà nel Regno Unito dall’11 al 13 giugno e la Conferenza delle Parti - COP26 in programma a novembre rappresentano un’occasione decisiva nella lotta al cambiamento climatico.

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